Non poteva mancare la visita al parco e museo Vulcanologico per gli amici di Tisno e San Lawrenz, ospiti del Comune di San Venanzo per il progetto co-finanziato dall’Unione Europea, “Europa per i cittadini”. Durante la settimana- dal 3 al 7 ottobre 2018- in cui le due delegazioni sono state ospiti della comunità locale, una giornata è stata dedicata alla scoperta della peculiarità del comune di San Venanzo: i vulcani e la preziosa Venanzite. Con molto interesse e curiosità, le due delegazioni si sono fatte guidare dal dott. Lucio Fringuelli per le sale del museo prima e fino al sentiero del parco vulcanologico poi.

La visita, iniziata al Museo al centro di San Venanzo, è poi proseguita a piedi alla scoperta della parete rocciosa di Venanzite visibile al Parco Vulcanologico. Tappa intermedia, “la piana di Zaffera” come viene appellata dagli abitanti locali, il maar di San Venanzo sulla cui sommità è appunto stato costruito il paese.

Ultimo atto di questa “giornata vulcanica” per gli amici-gemelli di Tisno e San Lawrenz, il parco; qui hanno potuto toccare con mano la Venanzite ovvero la roccia vulcanica che rende San Venanzo una realtà geologica unica al mondo. Il sentiero, di facile percorrenza tant’ è che anche un’allegra famiglia maltese con bimbo e passeggino ha potuto seguire la guida al parco, è lungo circa 2 km. Una passeggiata che vuole mostrare ai visitatori la presenza effettiva di questa eruzione, avvenuta più di 265.000 anni fa e che ha prodotto appunto una parete rocciosa ancora visibile e “toccabile”.





Immancabile poi la foto nel giardino alla fine della passeggiata al Parco Vulcanologico. Dopo aver scoperto la Venanzite, costeggiato e sfiorato l’imponente parete rocciosa che si è formata in quell’unica eruzione di circa 265,000 anni fa, è un piccolo spazio-ristoro che accoglie i visitatori del parco. E anche gli amici di Malta e della Croazia si sono voluti regalare una foto-ricordo di questa piccola avventura alla scoperta dei vulcani di San Venanzo.
