L’incontro insolito con il raro fenomeno ottico chiamato Spettro di Brocken
Chi cammina abitualmente in montagna e la frequenta da molti anni, ha sicuramente una sensibilità particolare verso l’ambiente e soprattutto nell’osservare ciò che ci circonda. Di solito a queste persone può sembrare impossibile che esista qualcuno che non ha mai avuto l’occasione o il desiderio di andare in montagna e non ha la curiosità di conoscere il nostro pianeta.
Gli stessi frequentatori della Montagna rimangono sorpresi di come fenomeni naturali assai rari vengano ignorati o addirittura confusi o scorrettamente scambiati per altro.
La fortuna di imbattersi in un fenomeno raro come lo spettro di Brocken è capitata all’amico geologo Riccardo Cardinali di Spoleto che, con la sua famiglia, ha (giustamente n.d.r.) passato una domenica all’aria aperta sulle montagne spoletine.

Ed è proprio qui lungo il sentiero che da Patrico sale a Monte Fionchi che è avvento l’incontro con questo effetto ottico molto particolare.
Non si tratta di un evento paranormale ma sicuramente raro. Quello che vediamo nell’immagine di Riccardo è infatti uno spettro di Brocken, fenomeno ben noto agli appassionati dell’alta montagna.
Si tratta di un effetto ottico anche chiamato anche “gloria”, che si realizza solo in determinate condizioni, generalmente a quote elevate e che nei secoli scorsi ha alimentato diversi miti e leggende.
In parole povere è un fenomeno prodotto dalla luce del sole che viene riflessa verso la sua fonte da una nuvola di goccioline d’acqua di dimensioni uniformi (nebbia), generando un illusorio effetto di ingrandimento dell’ombra proiettata dall’osservatore. Si realizza soltanto quando il sole è basso, sulla superficie delle nuvole che circondano una montagna su cui si trova appunto l’osservatore.
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Spettro di Brocken – Foto di Riccardo Cardinali -
Spettro di Brocken – Foto di Riccardo Cardinali -
Spettro di Brocken – Foto di Riccardo Cardinali
L’ombra proiettata mostra un alone come una corona luminescente, costituito da una serie di anelli colorati, di dimensioni variabili a seconda delle condizioni atmosferiche e della posizione dell’osservatore.
Di sicuro oltre che ai bellissimi paesaggi l’escursione sul Monte Fionchi resterà impressa a Riccardo e la sua famiglia anche per l’incontro con il raro e suggestivo fenomeno!